Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio.
Mt 22, 2
Benvenuto a Trieste, Padre Lambert!
La comunità parrocchiale e la comunità clarettiana sono liete di accoglierti p. Lambert. Arrivato a Trieste il 3 ottobre scorso oggi presiedi l’Eucarestia da cui vogliamo attingere la passione per il vangelo che ci spinge ad uscire. Ma come i primi discepoli, possiamo attrarre le persone a Gesù solo dopo essere stati con Lui.
E’ solo Lui che può farci entrare nella comunione con il Padre, fondamento solido di libere e belle relazioni, mettendolo al principio ed alla fine di tutto.
Opportuno è stato il ritiro guidato dal nostro vescovo giovedì 8: Essere preti a Trieste. Uno sprone forte rivolto a tutti i preti, con due temi essenziali: la OGGETTIVITA’ DELL’ ANNUNCIO e LA TERRITORIALITA’.
E’ indispensabile tornare alla radice: non annunciare noi stessi , ma Cristo; lo svuotamento del nostro “io” , non enfatizzare il nostro sentire, per fare posto a Lui tutto dedito alla missione che il Padre gli ha affidato.
Secondo la TERRITORIALITA’. Entrare nella concretezza della Chiesa particolare tergestina con “non pochi tratti di originalità, frutto di storia e geografia d’un territorio di confine”. E noi missionari clarettiani aggiungiamo: incarnati a Trieste con tutto lo splendore delle note carismatiche di S. Antonio M. Claret che il 24 ottobre ricorderemo nel 150° della sua morte in esilio a Fontfroide in Francia.
Grazie padre Lambert!
Pubbliciamo il numero di questa settimana di In Famiglia.